Nel contesto della controversia sulla validità delle certificazioni accreditate da UKAS (United Kingdom Accreditation Services) in seguito al ritiro del Regno Unito dall'Unione Europea, il Consiglio di Stato italiano ha emesso una sentenza favorevole che conferma la posizione di UKAS. La sentenza è il risultato dell'intervento efficace di UKAS nei procedimenti legali avviati davanti al Consiglio di Stato italiano.
La controversia verteva sulla validità delle certificazioni fornite da Organismi di Valutazione della Conformità (CABs) accreditati da UKAS, utilizzate in un processo di appalto pubblico in Italia. L'intervento di UKAS ha sostenuto la posizione di una società italiana di costruzioni, Maiorana Costruzioni, contro la decisione del 21 aprile 2023 del TAR Lazio e ha portato alla revoca di tale decisione da parte del Consiglio di Stato.
La sentenza conferma che, secondo il Consiglio di Stato italiano, il ritiro del Regno Unito dall'Unione Europea non ha alcun impatto sulla validità dei certificati emessi da CABs accreditati da UKAS. Inoltre, le certificazioni rilasciate da CABs accreditati da UKAS sono considerate equivalenti a quelle emesse dai corrispondenti organi di accreditamento nazionali degli Stati membri dell'UE.
La decisione del Consiglio di Stato riflette la posizione di UKAS, che ha sempre sostenuto di avere un'equivalenza con gli organi di accreditamento nazionali degli Stati membri dell'UE. Questa equivalenza è basata sulla partecipazione di UKAS all'Accordo Multilaterale Europeo (EA MLA) e sul superamento con successo del processo di "peer evaluation" ai sensi del Regolamento UE 265/2008.
La sentenza del Consiglio di Stato significa che, per quanto riguarda gli appalti pubblici in Italia:
Il Consiglio di Stato ha chiarito che questa posizione è in linea con l'articolo 87 del Codice degli Appalti Pubblici italiano, in vigore fino al 31 marzo 2023, e può essere accettata sulla base di tale disposizione.
Si prevede che, in futuro, la posizione in Italia sarà ulteriormente chiarita con l'introduzione del nuovo Codice degli Appalti Pubblici italiano il 1° aprile 2023, il quale confermerà l'equivalenza delle certificazioni emesse da CABs accreditati da UKAS per l'uso nei processi di appalto pubblico in Italia.
Il Consiglio di Stato non ha ritenuto necessario deferire la questione alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea (ECJ), poiché ha affermato che "l'interpretazione corretta delle normative dell'UE è così evidente che non possono sorgere dubbi ragionevoli".
In conclusione, la sentenza del Consiglio di Stato italiano conferma la posizione chiara e stabile di UKAS riguardo alla validità dell'accreditamento nel contesto dell'UE dopo la Brexit. La questione in Italia sembra risolta, e le certificazioni rilasciate da CABs accreditati da UKAS dovrebbero essere riconosciute senza problemi nei futuri appalti pubblici.